15 novembre 2014

IX Tavolo nazionale dei Contratti di fiume - Anche il Comune di Cremona sarà presente con l'assessore Andrea Virgilio

Un patto per i nostri fiumi: dalla politica dell'emergenza alla prevenzione. Questa il tema, di grande attualità e rilevanza, che sarà argomento di discussione del IX Tavolo nazionale dei Contratti di fiume in programma a Venezia il 18 e 19 novembre prossimi. Un'occasione importante di formazione e informazione al quale il Comune di Cremona partecipa con l'assessore all'Area vasta Andrea Virgilio tra le cui deleghe vi è infatti anche quella al Po e al Contratto di fiume. L’obiettivo delle due giornate di lavoro è di consentire ai partecipanti di avere un’ampia panoramica sulle esperienze, testimonianze e punti di vista che si stanno elaborando in Italia in merito ai Contratti di Fiume (CdF). Il IX Tavolo nazionale costituisce in questo senso un passaggio importante alla soglia del riconoscimento nazionale dei CdF e di un sempre più diffuso riconoscimento da parte delle Regioni. I Contratti di Fiume intendono, innanzi tutto, contribuire a superare la logica dell’emergenza mettendo in campo una politica integrata che coinvolga tutti i soggetti interessati, verso una prevenzione attiva ed in grado di produrre conseguenze positive anche sul piano economico. 

La valorizzazione del Po attraverso un Contratto di fiume è un obiettivo che l'Amministrazione comunale ritiene di vitale importanza per lo sviluppo del territorio nel suo complesso. La volontà è infatti di costruire un contratto di fiume attraverso la condivisione di un percorso e di una progettualità con gli enti locali della nostra provincia e di altre realtà territoriali. 

Su questo l'Amministrazione ha già iniziato a lavorare attraverso confronti con i rappresentati di altre realtà, grandi e medie, che sorgono lungo l'asta del Po. Si ricorda, a tale proposito, il convegno dell'11 ottobre scorso, che ha visto riuniti nella Sala Puerari di Palazzo Aiffaitati i sindaci di Cremona, Piacenza e Casalmaggiore per porre le basi di una collaborazione destinata a consolidarsi, nonché ad ampliarsi. 

Come aveva dichiarato in quella circostanza l'assessore Andrea Virgilio, in un momento che vede la modifica degli assetti organizzativi delle province, destinate a diventare area vasta, è fondamentale che un tema come quello del rilancio del bacino dl fiume Po venga affrontato attraverso una condivisione di tutti i territori interessati, ma anche prendendo spunto dalle buone pratiche che in altri contesti hanno portato a dare vita ad un contratto di fiume, che si configura come strumento di programmazione negoziata strettamente connesso a processi di pianificazione strategica per la riqualificazione dei bacini fluviali. 

Esperienze che saranno illustrate a Venezia e che l'Amministrazione comunale intende utilizzare come strumento di lavoro e di confronto. Come ha infatti avuto modo di dichiarare il sindaco Galimberti, il rilancio del bacino di Po è una visione strategica da interpretare come una sorta di svolta che può avere una portata storica, non solo per il nostro territorio, per la Lombardia, ma per l'intero Paese ed anche per l'Europa. La volontà è infatti di costruire un contratto di fiume attraverso la condivisione di un percorso e di una progettualità con gli enti locali della nostra provincia certamente, ma anche di tutte le altre realtà territoriali che dal Piemonte giungono sino al Veneto.


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