15 ottobre 2014

Conseguenze del nubifragio del 13 ottobre all'attenzione della Giunta Il sistema idrico cittadino, nel suo complesso, ha retto bene all'evento

Attività di pulizia al colatore Pippia nel quatiere Zaist
A margine della seduta di Giunta tenutasi in mattinata, l'assessore al Territorio con delega alla Protezione Civile Alessia Manfredini ha fatto un resoconto utile per restituire alla città, in termini complessivi, l’attenzione e gli impegni dell’Amministrazione a seguito del forte ed improvviso nubifragio di lunedì 13 ottobre. Le principali criticità riscontrate sono state quelle relative a sottopassi, pozzetti stradali e scantinati situati sotto il livello stradale, come ad esempio a S. Felice. Il personale di Padania Acque è intervenuto, in stretto coordinamento con gli addetti del Comune, di AEM e gli agenti della Polizia Locale, per limitare i danni. Da segnalare anche l'attività svolta sia dal personale del servizio fognature che quello del depuratore. I punti dove si sono verificate maggiori difficoltà sono stati i sottopassi di via Monviso, che riceve anche le acque delle aree circostanti, via Bergamo, per gli stessi motivi, e via Boschetto, quest’ultimo rimasto chiuso per un periodo più breve.
L’allagamento dell’area antistante le piscine comunali è stata determinata, così come avvenuto per il sottopasso di via Monviso, dalla roggia Canalina, in quanto nel punto dove questa passa sotto l’argine maestro del Po, ha la tubazione più alta del fondo del canale: si crea così un effetto soglia che rallenta il deflusso delle acque. I pozzetti stradali ingombrati in superficie dalle foglie hanno causato altre difficoltà, alle quali hanno posto rimedio gli addetti allo spazzamento di AEM. I grandi quantitativi di erba trasportati dalle acque dei canali hanno intasato le griglie e, di conseguenza, ostacolato il deflusso. 

Per quanto riguarda i canali di scolo è stato rilevato l'innalzamento del livello del cavo Pippia, mentre gli altri canali non hanno dato problemi, tranne nei punti d’ingresso di acqua nella fognatura dagli sfiori. Per verificare la situazione del colatore Pippia, anche a seguito delle segnalazioni dei cittadini, alcuni dei quali si sono anche adoperati in prima persona (a questi va il ringraziamento dell’Amministrazione), l'assessore alla Salute e al Territorio Alessia Manfredini, martedì 14 ottobre, ha effettuato un sopralluogo. In tale occasione ha concordato subito con i tecnici di Padania Acque un prossimo incontro con gli enti di bonifica: l'obiettivo è infatti rafforzare la manutenzione ordinaria, come del resto già evidenziato nel precedente sopralluogo avvenuto nei primi giorni dello scorso mese di agosto.

Il nuovo scolmatore est ha dato il suo contributo, smaltendo nell’Oglio le acque che altrimenti sarebbero giunte a Cremona, così come lo scolmatore ovest è riuscito a drenare le acque nell'altra parte della città. La rete fognaria cittadina ha inoltre sopportato bene l’ingresso di acque dei canali attraverso gli sfioratori.

I danni maggiori si sono registrati negli scantinati e nelle autorimesse o nei cortili posti sotto il piano stradale, in diverse zone della città, dove, per la quota bassa, si sono riversate le acque piovane. Per l’intensità della pioggia ci sono stati anche danneggiamenti all’interno di fabbricati in quanto l'acqua, non trovando sfogo sufficiente nei pluviali, dai canali di gronda è entrata dalle coperture.

Dai dati rilevati dai tecnici comunali emerge che la pioggia di lunedì 13 ottobre ha avuto un’intensità di oltre 100 mm/h (la curve di pioggia davano in passato valori di 42-46 mm in un ora), intensità quindi fortissima, di difficile gestione e previsione, ma che ha evidenziato come la rete complessiva di smaltimento delle acque della città di Cremona sia riuscita a svolgere il suo compito.

L'assessore ha assicurato i colleghi di Giunta che gli addetti, numerosi sul campo nella giornata del 13 ottobre, continueranno anche nei prossimi giorni a prevenire e a monitorare i disagi e i danni accertati.

Oltre a quelli sul cavo Morbasco e la roggia Quistra – dichiara l'assessore Alessia Manfredini - credo sia opportuno vengano tradotti, al più presto, in progetti, anche altri interventi già individuati, a fronte di una sempre maggiore esposizione a piogge particolarmente intense. La volontà dell'Amministrazione è di proseguire nel lavoro di progettazione di opere idrauliche atte a contrastare il rischio di esondazioni in prossimità del centro abitato, come ad esempio quello approvato dalla Giunta il 1° ottobre scorso per migliorare la funzionalità idraulica del Morbasco, e di prevenire eventuali innalzamenti del livello delle acque potenziando le loro zone naturali di espansione”.

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