10 luglio 2014

"Siamo desiderosi di dare una mano per uscire da una logica di emergenza": così il sindaco ai rappresentanti del progetto SPRAR

Di prima mattina il sindaco Gianluca Galimberti con gli assessori Mauro Platè (Welfare di comunità, servizi alle famiglie e alla persona) e Rosita Viola (Trasparenza e vivibilità sociale) ha accolto i due rappresentanti del progetto SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) del Ministero dell’Interno, in visita a Cremona per verificare come sta procedendo tale progetto per il quale, a suo tempo, il Comune di Cremona ha ottenuto un finanziamento. Ho la delega alla cultura - ha detto il sindaco Gianluca Galimberti incontrando i suoi ospiti - e il rapporto con l’immigrazione è anche questione culturale, di civiltà e di crescita di una comunità. Siamo desiderosi di dare una mano per uscire da una logica di emergenza e per incentivare la costruzione di progettualità e di reti tra enti e territori. Questo è il nostro e il vostro obiettivo”. 

Dopo essere stati ricevuti dal sindaco, i rappresentanti del progetto SPRAR, accompagnati dagli assessori Mauro Platè e Rosita Viola, hanno iniziato il loro sopralluogo in città incontrando anche gli operatori impegnati nell'attuazione del progetto realizzato insieme alle realtà del Terzo Settore.

Il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) è costituito dalla rete degli enti locali che – per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata – accedono, nei limiti delle risorse disponibili, al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell'asilo. A livello territoriale gli enti locali, con il prezioso supporto delle realtà del terzo settore, garantiscono interventi di "accoglienza integrata" che superano la sola distribuzione di vitto e alloggio, prevedendo in modo complementare anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico.

I progetti territoriali dello SPRAR sono caratterizzati da un protagonismo attivo, condiviso da grandi città e da piccoli centri, da aree metropolitane e da cittadine di provincia. A differenza del panorama europeo, in Italia la realizzazione di progetti SPRAR di dimensioni medio-piccole - ideati e attuati a livello locale, con la diretta partecipazione degli attori presenti sul territorio - contribuisce a costruire e a rafforzare una cultura dell'accoglienza presso le comunità cittadine e favorisce la continuità dei percorsi di inserimento socio-economico dei beneficiari. 

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