27 febbraio 2014

Molteplici le attività primaverili al Museo del Cambonino

Sono molte le iniziative in programma nei prossimi mesi al Museo della civiltà contadina “Il Cambonino Vecchio”. Si inizia martedì 4 marzo con l'inaugurazione (alle ore 17,00) della seconda mostra di Carnevale con una sezione dedicata agli spaventapasseri, tema legato all’attività contadina, curata da Mario Spadari, in arte Skida. La mostra di maschere e spaventapasseri raccoglie opere di bambini, artigiani e artisti locali. Sempre il 4 marzo, l'associazione La Tartaruga onlus apre una mostra d’arte figurativa di radici e rami recuperati lungo le rive del Po e successivamente trasformati Santino Ceni. Il Gruppo Dialettale Cremonese “El Zach” propone, dal 25 marzo, la mostra Fogli di un erbario, curata da Alfredo Carlo Labadini – appassionato ricercatore - rivolta soprattutto agli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado per far conoscere in particolare la flora spontanea della nostra campagna. La mostra, negli scorsi anni, è stata allestita nell’area soresinese-cremasca riscuotendo notevole interesse ed apprezzamento.

Il circolo ACLI padre Silvio Pasquali di Cremona sarà ospitato nel mese di aprile negli spazi del Museo per la realizzazione di una mostra fotografica ed altre manifestazioni in occasione del 150° della nascita di Padre Silvio Pasquali e del centenario della Fondazione delle Suore catechiste di S. Anna oltre che di un concerto di musica sacra. 

Nel periodo pasquale l'artista Mario Spadari presenta la seconda mostra di Piccole opere di arte sacra che verranno predisposte da artisti, artigiani e bambini. A chiusura del periodo primaverile il Gruppo Mandolinistico del Cambonino propone per sabato 10 maggio alle ore 15,00 un concerto in memoria dell’amico Danilo Nicolai (1915/2001). Nella giornata del concerto verrà allestita una mostra di dipinti e foto di Danilo Nicolai.

 “La sede espositiva del Cambonino – dichiara l'assessore alla Cultura Irene Nicoletta De Bona – si conferma ancora una volta come centro pulsante di attività legate alla nostra storia e alla natura. Intimamente connessa al territorio, in questa realtà museale è possibile far rivivere le antiche tradizioni. E' così diventata un luogo molto apprezzato dai bambini che vi scoprono le nostre radici. La varietà di iniziative realizzate da enti e associazioni che utilizzano gli spazi del Museo sono il segnale della sua vitalità. In questo modo si vuole avvicinare un pubblico sempre più vasto alle sedi museali cittadine, che devono essere percepite come parte integrante della città, luoghi di socializzazione nei quali diventa piacevole recarsi”.

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