01 febbraio 2014

Approvato il Piano triennale di prevenzione della corruzione

Varato dalla Giunta il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione 2014-2016, dando atto che del Piano fanno parte anche il Codice di comportamento e il Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità. “L'adozione del Piano – dichiara il Segretario Generale Pasquale Criscuolo – rappresenta un ulteriore strumento di affermazione della legalità e della buona amministrazione”. Il Piano, che si compone di una parte di disciplina generale e di un'appendice che riporta le valutazioni dei rischi e delle relative misure di prevenzione di ben 93 attività, si può già consultare sul sito dell'Ente, nella sezione “Amministrazione Trasparente”, alla voce Altri contenuti. Con la legge 6 novembre 2012, n. 190 “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e della illegalità nella pubblica amministrazione”, è stato introdotto nell'ordinamento un sistema organico di prevenzione della corruzione, articolato su due livelli. 

Ad un primo livello, quello “nazionale”, il Dipartimento della Funzione Pubblica predispone il Piano Nazionale Anticorruzione, approvato dalla C.I.V.I.T (oggi A.N.AC); al secondo livello, quello “decentrato”, ogni amministrazione definisce e pubblica sul proprio sito istituzionale un Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione che, sulla base delle indicazioni presenti nel Piano Nazionale Anticorruzione, effettua l’analisi e la valutazione dei rischi specifici di corruzione e conseguentemente indica gli interventi organizzativi volti a prevenirli.
La legge 190/2012 conteneva disposizioni immediatamente attuabili a prescindere dalla approvazione del Piano Nazionale e dalla definizione degli adempimenti, con l’indicazione dei relativi termini, delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano e degli Enti Locali, in sede di Conferenza Stato Regioni Autonomie Locali. Per questo la Giunta comunale il 30 maggio 2013 ha approvato le prime misure in materia di prevenzione e di contrasto al fenomeno della corruzione, individuando in relazione alle Aree di rischio i procedimenti amministrativi e le attività nell’ambito delle quali è più elevato il rischio di corruzione e le misure di prevenzione dei rischi.
A seguito della individuazione, da parte dei dirigenti, dei dipendenti maggiormente esposti al rischio corruttivo, sono state realizzate quattro sessioni formative, tenute direttamente dal Segretario Generale e dedicate a 226 dipendenti.
L’11 settembre 2013 l’A.N.AC. (Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle Amministrazioni Pubbliche) ha approvato il Piano Nazionale Anticorruzione predisposto dal Dipartimento della Funzione Pubblica. Secondo il contenuto del Piano, ciascuna amministrazione deve adottare e comunicare al Dipartimento il proprio Piano Triennale entro il 31 gennaio 2014.
Il Segretario Generale, nominato Responsabile delle misure di Prevenzione della Corruzione ha costituito un’Unità di Presidio con funzioni di progettazione, pianificazione e verifica degli adempimenti da porre in essere in ottemperanza alle disposizioni ed ha predisposto secondo le disposizioni e gli indirizzi del Piano Nazionale, con la collaborazione della dirigenza, il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione del Comune di Cremona, relativo all’arco temporale 2014-2016, realizzando inoltre una forma di consultazione rivolta ai cittadini e alle organizzazioni portatrici di interessi collettivi, mediante raccolta di contributi via web (nel termine previsto del 24 gennaio 2014 non sono pervenute osservazioni).

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