01 febbraio 2014

Amministrazione trasparente: approvato il programma 2014-2016

La Giunta Comunale ha approvato il Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità 2014-2016. Predisposto dal Segretario Generale Pasquale Criscuolo, il Piano, oltre alle misure obbligatorie previste dalle leggi vigenti, contiene una serie di altre iniziative volte ad implementare ulteriormente, rispetto agli obblighi di legge, le azioni volte a consentire il massimo livello di trasparenza ed accrescere le possibilità di conoscenza da parte dei cittadini. Tra queste si colloca la cosiddetta giornata della trasparenza che si terrà, in linea di massima, nel prossimo mese di marzo. Il Piano si può già consultare sul sito dell'Ente nella sezione Amministrazione Trasparente alla voce Disposizioni generali. 
 
Ogni amministrazione pubblica è tenuta ad adottare un Programma triennale per la trasparenza e l’integrità, da aggiornare annualmente, che indichi le iniziative previste per garantire un adeguato livello di trasparenza, nonché la legalità e lo sviluppo della cultura dell’integrità.
Il Programma definisce le misure, i modi, e le iniziative per l’adempimento degli obblighi di pubblicazione previsti, ivi comprese le misure organizzative volte ad assicurare la regolarità e la tempestività dei flussi informativi facenti capo ai dirigenti responsabili degli uffici dell’amministrazione.
Le misure in materia di trasparenza sono coordinate non solo con quelle previste dal Piano triennale di prevenzione della corruzione interno, del quale il Programma costituisce una sezione, ma anche con la programmazione dell’Ente, definita nel Piano esecutivo di gestione/Piano della performance. Il Segretario Generale è stato individuato quale Responsabile della trasparenza del Comune di Cremona.
Lo scorso aprile è entrato in vigore il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 che reca disposizioni in materia di “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”. Il provvedimento è stato predisposto in attuazione dei principi e criteri di delega previsti dall’articolo 1, comma 35, della Legge 6 novembre 2012, n. 190 recante “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”, secondo il quale la “trasparenza” dell’attività amministrativa ha un ruolo decisivo per la lotta alla corruzione e all’illegalità nella pubblica amministrazione.
Tale decreto provvede al riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni: si tratta infatti di un provvedimento mirante a riunire in maniera organica le numerose e differenti disposizioni precedenti ed appartenenti a diversi filoni normativi: il D. Lgs. 150/2009 (Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni); il D. Lgs. 82/2005 e successive modifiche ed integrazioni in materia di amministrazione digitale; la Legge 69/2009 in materia di sviluppo economico; la Legge 241/1990 sul procedimento amministrativo e la più recente Legge 190/2012 relativa alla prevenzione e repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione. Il decreto integra infine anche il quadro normativo vigente, introducendo uno specifico sistema sanzionatorio in caso di omesso, ritardato o inesatto adempimento degli obblighi di pubblicazione e prevedendo anche un nuovo istituto: il diritto di accesso civico.
Il decreto legislativo, all’art. 1, definisce la trasparenza come “accessibilità totale delle informazioni concernenti l’organizzazione e l‘attività delle pubbliche amministrazioni, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche”.

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