17 febbraio 2014

Al via ufficiale l'iniziativa denominata "Arte in gioco" che si inserisce nell'ampio e variegato programma del festival "Cremona Gustosa"

Pinuccia Ferrari Dossena, Jane Alquati, Antonia Pavesi, Stefano Campagnolo, Amilcare Acerbi
Con un omaggio a Giampaolo Dossena, scrittore inconfondibile, irriverente e provocatorio, è stata presentata oggi pomeriggio, nella sala conferenze “Virginia Carini Dainotti” della Biblioteca Statale, l'iniziativa Arte in gioco che si inserisce nel festival Cremona Gustosa organizzato dall'Assessorato alle Politiche Educative e della Famiglia. Si tratta di una sperimentazione socio-culturale, in partnership con il Comune di Verona, con la conduzione di AGA (Associazione Giochi Antichi) e la collaborazione di GioNa (Associazione Città in Gioco). Le due associazioni e i due enti locali hanno infatti deciso di sperimentare un programma condiviso nel segno del gioco, della cultura, della socialità, dell’identità, conducendo in parallelo alcune azioni che sottolineano l’importanza di saper usare la città per gustarla, soprattutto nei giorni festivi, da parte delle famiglie e delle comunità alle quali spettano compiti educativi. La volontà è quella di avviare il coinvolgimento di scuole, parrocchie ed altre associazioni, per diffondere una cultura ludico-artistica del fare e stare insieme, facendola acquisire da bambini e ragazzi e condividere dai loro genitori.

Il titolo scelto per la conferenza di presentazione dell'iniziativa, “Dalle radici al sogno, giocare per imparare”, è stato individuato per cercare di riassumere i vari aspetti di questa esperienza che parte dal ricordo di Gianpaolo Dossena, tratteggiato da Stefano Campagnolo, direttore della Bibilioteca Statale di Cremona, alla quale lo scrittore ha donato tutta la sua immensa raccolta di pubblicazioni dedicate al tema del gioco. Ricordo seguito con grande interesse dalla vedova dello scrittore, la signora Pinuccia Ferrari. All'assessore alle Politiche Educative Jane Alquati e ad Antonia Pavesi, delegata alla Cultura del Comune di Verona, è spettato quindi il compito di presentare il progetto Arte in gioco e le ragioni della collaborazione tra i due enti. 

Gabriella Strino, insegnante, si è quindi soffermata su “150 giochi di ieri per domani”, esperienza realizzata in Piemonte, accompagnata dalla proiezione di un video documentario sull’esperienza di Omegna; Giuseppe Giacon ha parlato dell’esperienza di Verona col suo Festival internazionale dei giochi di strada Tocatì; Piergiorgio Poli, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo che fa capo alla scuola "A. Campi", e Francesca Bianchessi, dirigente dell'Ufficio Scolastico Territoriale, hanno spiegato l’idea di far nascere da Cremona una rete regionale di scuole che praticano il gioco della tradizione popolare come integrazione alle attività motorie, mentre Amilcare Acerbi e Lina Stefanini hanno illustrato i principali appuntamenti dell’iniziativa. 


A Cremona da tre anni si svolge il festival Cremona Gustosa, che si snoda lungo l’anno scolastico e che fa incontrare e scoprire a scuole e genitori il settore agroalimentare attraverso tre forme d’arte, teatro, musica, cinema, strumenti che favoriscono l’incontro, la convivialità, la riflessione serena, così come il buon cibo. Incontri che si svolgono nei luoghi dello spettacolo e in alcuni luoghi della produzione di beni e servizi. A Verona da undici anni si svolge con crescente successo di pubblico ed un emozionante riconoscimento internazionale il Tocatì, Festival internazionale del gioco in strada - organizzato da AGA, Associazione giochi antichi. Dall'incontro di queste due esperienze nasce l'idea di inserire il gioco nel festival Cremona Gustosa. La nostra città ed il suo territorio hanno una ricca tradizione per quanto riguarda il gioco, hanno dato i natali a personaggi del mondo dell’educazione contemporanea estremamente attenti al valore formativo del gioco, Gianpaolo Dossena, cui tra l’altro va attribuita una splendida enciclopedia del gioco, Mario Lodi, che del gioco ha fatto uno degli assi portanti del suo metodo di insegnamento, quindi Roberto Denti, che ha coniugato mirabilmente letteratura, curiosità infantile e gioco. Ma certo non si può non ricordare Ferrante Aporti, che diede il via agli asili infantili, o le sorelle Rosa e Carolina Agazzi. Un gioco con un profondo valore formativo, estremamente articolato, da quello scolastico, a quello sportivo, con i molti campioni cremonesi di diverse discipline sportive, veri simboli di equilibrio, per giungere sino alle narrazioni e interpretazioni scanzonate e conviviali, di quel irresistibile attore e gourmet che è stato Ugo Tognazzi. Emerge così un ulteriore intreccio, quello dell’arte cinematografica con il cibo e il gioco. Durante la conferenza è stato inoltre ricordato che l’Unesco, già nel 2003, ha raccomandato con la Carta internazionale dei giochi e degli sport tradizionali di porre grande attenzione al patrimonio del gioco tradizionale, elevandolo a bene immateriale dell’umanità. 

Da qui sono nate innanzitutto due proposte di ricerca, che saranno sviluppate alla scuola Campi e all'oratorio San Francesco. L'una s'intitola Il giocattolo: una specie in via di estinzione? ed è orientata ad evidenziare come i giocattoli vengano sempre più precocemente messi da parte e sostituiti dai videogiochi. L'altra mirata mirata a scoprire in città tracce di forme ludiche, in musei, gallerie d’arte, palazzi, piazze, per realizzare una mappa di Cremona giocosa. Le classi e i gruppi che hanno partecipato alle varie attività di ricerca si ritroveranno in maggio per una festa finale, nei giardini di piazza Roma, e proporranno attività alle altre classi e a quanti vorranno partecipare. Esporranno i loro lavori di ricerca e le varianti studiate sui giochi tradizionali. Sarà presente anche un ludobus, “Il Tarlo”, condotto da un gruppo di artigiani molto creativi che propongono giochi e giocattoli “da piazza” e un piccolo laboratorio per la costruzione di giocattoli in legno. Inoltre, se possibile, in alcuni quartieri della città si svolgeranno, come azione preparatoria, nella settimana precedente, giochi ed esposizioni, per coinvolgere e dimostrare ai genitori il valore dei racconti e come la memoria dei nonni sia stata recepita. Ai partecipanti verrà dato appuntamento per l’autunno, per estendere la ricerca e per aderire al Tocatì di Verona, mentre a insegnanti ef animatori che hanno seguito i ragazzi verrà offerto il soggiorno a Verona durante il festival Tocatì. 

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