11 dicembre 2013

Gli indirizzi strategici proposti dalla Giunta per "Cremona Solidale"

La Giunta, sentita la relazione dell'assessore ai Servizi alla Persona Luigi Amore, dopo aver espresso parere favorevole, ha assegnato al Consiglio comunale, per l'approvazione, la delibera contenente gli indirizzi strategici nella gestione dei servizi alla persona ai quali deve attenersi, per l’anno 2014, l’Azienda Speciale Comunale “Cremona Solidale”, così come stabilito dall’art. 3 dello Statuto dell’Azienda stessa. Avvicinandosi il termine del mandato elettorale, la Giunta ha ritenuto di completare, durante il primo semestre dell’anno 2014, quanto indicato nelle linee programmatiche del Sindaco, in particolare per quanto riguarda i rapporti con l’Azienda Speciale 'Cremona Solidale' quale interlocutore strategico per offrire ai cittadini servizi qualificati. Va inoltre ricordato che spetta al Comune la funzione di coordinamento con l’ASL per la programmazione, valutazione e monitoraggio del sistema, il raccordo con la Fondazione Città di Cremona e la promozione e attivazione di iniziative di collaborazione con altre ed altre realtà.

Nei quattro anni trascorsi – spiega l'assessore Luigi Amore – sono state sviluppate strategie tese a consolidare la collaborazione ed il raccordo tra i principali attori del welfare comunale: il Comune, l’Azienda Speciale Cremona Solidale e la Fondazione Città di Cremona. La formalizzazione del Protocollo tra questi tre enti consentirà di consolidare le modalità di relazione esistenti con particolare attenzione alla tutela e gestione del patrimonio destinato alla erogazione di servizi”.

Le azioni condotte negli ultimi anni - prosegue l'assessore - hanno consentito di sviluppare una proficua collaborazione tra il pubblico ed il privato, attuare percorsi per riorganizzare le attività dell'Azienda 'Cremona Soldale', di sviluppare progetti innovativi sia in ambito sociosanitario sia in ambito sociale, in costante collaborazione con i servizi comunali. Questo ha consentito di attuare numerosi interventi di riordino interno all’Azienda che hanno permesso di mettere a sistema tutte le risorse, mantenendo costante l'attenzione alla qualità dei servizi da una parte e alla razionalizzazione delle risorse dall’altra. L’incremento delle forme d’integrazione tra i servizi aziendali e quelli comunali ha inoltre consentito di rafforzare il sistema dei servizi destinati ai cittadini che in condizioni di fragilità. E tutto questo è avvenuto senza aumentare la pressione sulle rette dei servizi. Così come avvenuto quest'anno, per il primo semestre dell’anno 2014 non sono previsti adeguamenti delle rette e delle tariffe dei servizi offerti dall'Azienda. Si ritiene di operare una verifica congiunta da parte del Comune, dell'Azienda e della Fondazione “Città di Cremona” per possibili ulteriori razionalizzazioni in campo gestionale da un lato e potenzialità di sviluppo dall'altro”.
Fondamentale sarà al riguardo il raccordo costante con l’ASL, anche in considerazione di quanto indicato nei recenti provvedimenti regionali contenuti nella Delibera della Giunta regionale 116/2013.

In quest’ottica - chiarisce l'assessore – dal 2014 sarà necessario orientare le scelte di tutti i protagonisti del welfare, ed in particolare dell’Azienda Speciale Cremona Solidale, all’individuazione di nuovi scenari che abbiano una forte valenza programmatoria in base al trend evolutivo della domanda, così da delineare o confermare aree di intervento strategico, in una logica futura di flessibilità e di interazione tra i diversi livelli istituzionali. Gli sviluppi possono riguardare la relazione con il sistema delle reti di prossimità attraverso la sperimentazione di iniziative a favore delle persone fragili che non accedono alla rete socio-sanitaria o che non sono in grado di risolvere con problematiche di natura più ampia”.
Sarà quindi possibile procedere ad un piano di revisione unitaria degli spazi destinati all'accoglienza rispetto ad un loro utilizzo più completo tenendo conto dei bisogni emergenti di residenzialità leggera, sociosanitaria e sanitaria, anche, se opportuno, in sinergia con altre Fondazioni. Sottolinea inoltre l'assessore: “È fondamentale, non solo nell’ottica della razionalizzazione delle risorse, ma soprattutto a fronte della necessità di servizi coordinati e complementari, avviare, da parte dell'Azienda, in sinergia con il Comune, ulteriori ambiti di collaborazione con i soggetti che operano nel Terzo Settore, così da favorire le migliori proposte possibili, anche grazie all’unione delle diverse professionalità”.

La progettazione fatta in sinergia e finalizzata a rimodulare i servizi per la disabilità è pertanto ritenuta lo strumento in grado di sostenere le differenti situazioni che richiedono innovazione, sviluppo e maggiore flessibilità, a fronte della sempre crescente complessità dei bisogni. Quanto attivato infatti, a completamento delle procedure di gara per l’affidamento della gestione dei servizi residenziali (CSS) e semi-residenziali (CDD) per persone disabili, deve consentire di migliorare e ad ampliare l’offerta di tali servizi, oppure rivederne il contenuto quale risposta ai cambiamenti della domanda. In base agli indirizzi che saranno sottoposti al Consiglio, il progetto avviato con il contributo dell’Università Cattolica di Brescia deve prevedere un ripensamento delle modalità della presa in carico integrata della persona disabile in età adulta, tra i Servizi Sociali comunali e le azioni o gli interventi da attivare attraverso i servizi indicati nell’ottica del miglioramento della qualità di vita della persona.

Con la delibera che viene sottoposta nel pomeriggio alla competente commissione consiliare e quindi al Consiglio comunale del 16 dicembre prossimo, l'Amministrazione indica, quali aree di diretta competenza e valutazione congiunta con l’ASL, i principali ambiti di sperimentazione per lo sviluppo delle azioni previste nell'ambito delle misure contenute nella delibera della Giunta regionale 116/2013 che sono: la valutazione di nuove sperimentazioni in ambito domiciliare quali misure di residenzialità leggera per persone anziane parzialmente non autosufficienti e persone con disabilità; i progetti di presa in carico integrata delle persone affette da demenze/alzheimer o altre patologie di natura psico-geriatrica, in una logica multiservizi. Tale azione è da intendersi quale evoluzione di esperienze e di competenze già presenti nei servizi aziendali diurni e residenziali quali ad esempio i Centri Diurni Integrati, i ricoveri temporanei a supporto delle persone fragili e dei caregiver familiari (quell'insieme di servizi dedicati a coloro che assistono direttamente o con l’aiuto di una assistente familiare il proprio anziano ammalato e/o non autosufficiente), la Comunità Alloggio “Duemiglia”.

Altri aspetti riguardano la sperimentazione dello sportello informativo per l’acceso ai servizi dell'Azienda, sia quelli destinati alle persone anziane, sia quelli riservati a persone in età adulta con disabilità; il consolidamento della gestione dello sportello che si occupa della gestione delle liste di attesa per l’accesso in RSA; l’implementazione dell’offerta di soluzioni abitative protette per anziani negli spazi disponibili di “Cremona Solidale”; le valutazioni per quanto riguarda l’assetto logistico-funzionale delle quattro residenze sanitarie assistenziali: la prospettiva è infatti il possibile impiego degli spazi attualmente non occupati per il potenziamento dei servizi sia socio assistenziali, sia sociosanitari destinati alla non autosufficienza; lo studio di fattibilità, in sinergia con la Fondazione Città di Cremona, per la definizione di proposte che consentano di impiegare gli spazi ancora disponibili nella struttura di via 11 Febbraio a favore di servizi diurni semiresidenziali e residenziali per persone anziani e disabili. Tale proposta va intesa anche nella prospettiva del trasferimento della Comunità Alloggio per disabili oggi collocata in via Cattaro; la partecipazione alla valutazione del progetto finalizzato alla realizzazione e gestione di un Centro di idroterapia; l’orientamento alla ricerca e all’innovazione: per questo viene confermato l’indirizzo per la valutazione di avvio negli ambienti collocati nella Palazzina centrale del Centro di Alta Formazione nonché di Studi e Ricerca che possa accogliere iniziative di formazione universitaria in ambito sociosanitario e sanitario già presenti in città, anche in considerazione del positivo esito dei confronti avvenuti, a livello regionale, con l’ASL, l’Ospedale di Cremona, nonché dell’interesse manifestato da alcune realtà universitarie. 

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