13 dicembre 2013

Al Museo Civico si sono aperte "Le stanze per la musica"

Carlo Alberto Carutti davanti ad una vetrina con alcuni pezzi della sua collezione
Dall'ombra della torre del Filarete del Castello Sforzesco di Milano, a quella del Torrazzo di Cremona. E' qui, nella nostra città, nelle sale settecentesche del piano nobile di Palazzo Affaitati, sede del Museo Civico “Ala Ponzone”, che ha trovato "rifugio" la Collezione di strumenti storici (chitarre, liuti e mandolini, ma non solo) di Carlo Alberto Carutti, mecenate milanese, “ingegnere di professione e musicista per passione”. Il Museo si arricchisce così di una nuova sezione, denominata Le stanze per la musica, visitabile già da domani, sabato 14 dicembre. A sancire questo importante momento per il patrimonio culturale cremonese la cerimonia tenutasi questo pomeriggio nella Sala San Domenico del Museo Civico alla presenza del sindaco Oreste Perri, dell'assessore alla Cultura Irene Nicoletta De Bona, di Cristina Cappellini, assessore alle Culture, Identità ed Autonomie di Regione Lombardia, di Giovanni Rodella, in rappresentanza della Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Mantova, Brescia e Cremona, di Ivana Iotta, direttore del Settore Cultura e Musei del Comune di Cremona, di Giovanni Accornero, esperto di strumenti musicali e curatore della Collezione, e naturalmente di Carlo Alberto Carutti, la cui generosità e l'amore per Cremona hanno reso possibile tutto questo.

Si rafforza così il legame della famiglia Carutti con la città di Cremona e con il Museo Civico in particolare. Risale infatti alla primavera del 2003 la donazione di venti importanti quadri proprio al Comune di Cremona da parte di Gianfranco Carutti, fratello di Carlo Alberto, che aveva scelto Cremona non solo come sua città di adozione, ma anche come sede per la sua attività imprenditoriale. Lo ha ricordato il sindaco Oreste Perri nel suo saluto introduttivo. Il primo cittadino ha quindi parlato di un grande dono alla città nell’anno in cui celebra l'iscrizione del saper fare liutario nella Lista Rappresentativa del Patrimonio culturale immateriale dell'Umanità sancita dall'UNESCO, un omaggio alla grande tradizione cremonese che si arricchisce grazie alla generosità, alla passione, all’amore vero di un collezionista d’eccezione come Carlo Alberto Carutti. Con questo gesto davvero encomiabile, Cremona si trova così ad avere un patrimonio liutario pressoché completo, perché la liuteria comprende non solo gli strumenti ad arco, rappresentanti dai capolavori conservati al Museo del Violino, ma anche quelli a pizzico, anch'essi realizzati da grandi maestri.

Lo ha ribadito anche l'assessore alla Cultura Irene Nicoletta De Bona sottolineando come è nei momenti difficili che diventa fondamentale la collaborazione tra istituzioni pubbliche e il privato. In ambito culturale, poi, vista anche l’evoluzione della normativa di riferimento, la funzione dei Comuni sarà sempre più quella di “facilitatori” di iniziative di soggetti privati. “L’amministrazione Perri, in questo senso, è stata fortunata - ma direi anche propositiva e meritevole di fiducia - perché ha saputo e potuto, grazie a interventi di soggetti privati, realizzare opere importanti e iniziative culturali a favore di tutta la comunità”, ha aggiunto l'assessore riferendosi a Giovanni Arvedi e a Luciana Buschini che, grazie alla loro Fondazione, hanno permesso la realizzazione del Museo del Violino. E naturalmente, questa sera, il ringraziamento è andato a Carlo Alberto Carutti, “per l’attenzione generosa alla città di Cremona e per il privilegio di cui ci onora, decidendo di far 'custodire' al Museo Civico la sua preziosissima collezione di strumenti antichi. La sua passione, come lui la definisce, verrà ospitata negli spazi lasciati liberi dal Museo Stradivariano, in regime di comodato gratuito per un periodo di cinque anni con possibilità di rinnov0”.

In accordo con Carlo Alberto Carutti, la nuova sezione museale è stata denominata Le stanze per la musica, che sottintende l’idea di un museo vivo e partecipato, vetrina per gli appassionati e i turisti, base di studio per gli addetti ai lavori, ma anche spunto per momenti di intrattenimento, concerti e spettacoli. E a gennaio, ha infatti annunciato l'assessore De Bona, partirà la nuova rassegna dedicata agli strumenti a pizzico, che, in un prossimo futuro, potrebbe essere affiancata da un concorso triennale per chitarre così come avviene, oggi, per gli strumenti ad arco: si concretizzerebbe in questo modo un altro progetto al quale Carlo Alberto Carutti tiene molto.

Con l’apertura del Museo del Violino, vi sono confluite anche la collezione del Museo Stradivariano, ospitato all’interno del Museo Civico. Per far fronte all’assenza di questa importante sezione museale, ci si è preoccupati di trovare un’opportunità di attrazione altrettanto valida e così, grazie ai contatti con Carlo Alberto Carutti, il suo desiderio di depositare la sua collezione a Cremona e quello dell'Amministrazione di mantenere viva l’attenzione sul Museo Civico si sono incrociati e tradotti in realtà. “Questo ci sembra il modo più appropriato per celebrare il riconoscimento UNESCO del saper fare liutario, ottenuto alla fine dello scorso anno. Questo ci sembra, anche, il modo migliore per celebrare la liuteria cremonese del passato e quella del presente, rappresentata dalle oltre 140 botteghe che operano in città. Insomma, Cremona è ora, a tutti gli effetti, la capitale mondiale della liuteria. Una ricchezza artistica e culturale che tutti noi dobbiamo preservare e valorizzare quale testimonianza della nostra storia e come irrinunciabile strumento di sviluppo per il suo futuro”, ha concluso l'assessore De Bona.

Dopo l'intervento di Giovanni Rodella, della Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Mantova, Brescia e Cremona, che ha rimarcato il pieno sostegno dato a questa iniziativa, evidenziando lo speciale carattere della collezione e il legame ideale che lega uno strumento all'altro, l'assessore regionale Cristina Cappellini ha detto che il binomio Museo Civico e Museo del Violino è certamente vincente in vista di EXPO 2015. Riferendosi poi al riconoscimento UNESCO, l'assessore - reduce da Parigi dove è stato deciso che il forum UNESCO 2015 si terrà nella Villa Reale di Monza – ha annunciato che il rappresentante italiano nell'importante organismo internazionale ha proposto iniziative per promuovere la liuteria nel mondo, prefigurando quindi uno stretto lavoro tra l'UNESCO stessa, la Regione e il Comune di Cremona.

Appassionato l'intervento di Carlo Alberto Carutti che, parlando della sua collezione - che ha iniziato a prendere forma nel lontano 1929, e per la quale ha acquistato un solo strumento, un mandolino del 1757, in quanto tutti gli altri pezzi sono il risultato di una ricerca paziente quanto di “incontri” talvolta fortunosi se non addirittura casuali o di regali - l'ha descritta non come desiderio di possesso, ma come vero e proprio atto di amore per questi particolari strumenti a corda pizzicata, allo stesso tempo rari quanto speciali. Strumenti che ha scelto di collocare a Cremona perché, oltre allo stretto legame che la sua famiglia ha con la nostra città, gli è sembrato che la loro sede naturale fosse proprio il Museo Civico di di Cremona: la liuteria, infatti, è rappresentata da strumenti nobili quali possono essere i violini, ma anche da altri strumenti, ritenuti per certi aspetti più “popolari”, ma anch'essi parte integrante di questa grande ed importante tradizione di altissimo artigianato. In questo modo, sono parole di Carutti, si è aggiunto un tassello che, sino ad ora, mancava a Cremona: da qui il suo auspicio che tra Museo del Violino, richiamo importantissimo, ed il Museo Civico, con le sue Stanze per la musica, si crei un sistema, un legame, che può generare solo benessere per tutta la realtà locale, sul piano culturale innanzitutto e, di conseguenza, a cascata, su quello economico ed occupazionale.

La serie degli interventi si è conclusa con Giovanni Accornero, scrupoloso curatore della Collezione Carutti, che, dopo avere descritto brevemente i pezzi sistemati al Museo Civico, ha dichiarato che questa iniziativa apre le porte perché Cremona da città del violino diventi città della liuteria a tutti gli effetti e in tutte le sue molteplici forme.

E l'appuntamento di oggi pomeriggio non poteva che concludersi che all'insegna della musica. Prima della visita alle sale dove si trova la Collezione Carutti, si è tenuto infatti un concerto dell'Orchestra de La Camerata di Cremona, diretta dal M° Carlo Fracassi, con musiche scelte per lo più dallo stesso Carlo Alberto Carutti. Con la partecipazione dei giovani del Liceo Musicale Gambara, è stata eseguita dapprima la Kinder Sinfonie di Edmund Angerer (1740-1794), un omaggio al giorno della ricorrenza di S. Lucia, poi l'Allegro dal Concerto op. 8 per chitarra ed orchestra di Ferdinando Carulli (1770-1841), solista Luigi Attademo, che ha imbracciato la chitarra Aubry-Maire, Mirecourt (1860 circa), uno dei pezzi più importanti della collezione, appartenuta al cantante spagnolo Lorenzo Pagans che è ritratto nell’atto di suonarla in un dipinto di Edgar Degas. Il mandolino J. A. Stauffer (Vienna 1840 circa), suonato da Ugo Orlandi, è stato il protagonista del Concerto in Sol maggiore per mandolino e orchestra di Johan Nepomuk Hummel (1778-1837). L'intrattenimento musicale, in una sala San Domenico piena in ogni ordine di fila, si è concluso con l'esecuzione della Simple Symphony di Benjamin Britten (1913-1976) e con il Concerto in Do minore per oboe e archi di Alessandro Marcello (1643-1747), oboe solista Francesco Quaranta.


LE STANZE PER LA MUSICA

La Collezione di strumenti storici di Carlo Alberto Carutti

La Collezione Carlo Alberto Carutti rappresenta una delle più importanti raccolte di strumenti a corda per la qualità, rarità e stato di conservazione degli strumenti che la costituiscono. La collezione ripercorre quattro secoli di liuteria ed è formata da oltre sessanta strumenti alcuni dei quali appartenuti a noti collezionisti, musicisti ed esponenti dell’aristocrazia. Oltre ad interessanti esemplari di violini, viole, viole d’amore, pochettes e ghironde, sono presenti una cinquantina di strumenti a corde pizzicate fra cui chitarre, english-guitars, mandolini e liuti, costruiti dai principali artigiani europei attivi nei secoli XVII, XVIII e XIX. Fra questi ricordiamo alcuni rappresentanti di prestigiose dinastie di liutai quali i Voboam, Fabricatore, Guadagnini, Pons, Panormo, Stauffer, e formidabili costruttori fra cui Fedele Barnia, Gérard Deleplanque, Jean-Nicolas Lambert, Réne Lacôte, Nicolas Grobert e Antonio de Torres. Ricordiamo infine la chitarra costruita dal liutaio francese Aubry-Maire, appartenuta al cantante spagnolo Lorenzo Pagans che è ritratto nell’atto di suonarla in un dipinto di Edgar Degas.

THE MUSIC ROOMS

Carlo Alberto Carutti’s collection of historical instruments

Carlo Alberto Carutti’s collection is one of today’s most remarkable sets of plucked string-instruments. These instruments are particularly outstanding for their quality and state of preservation and because some of them were owned by important collectors, musicians and noblemen of the past. The collection is made up of more than sixty instruments built across four centuries, including plucked-string and bow-string instruments. Besides some representative examples of violins, violas, kits, hurdy-gurdies and viola d’amore, the collection counts about fifty plucked-string instruments: as well as standard 17th, 18th and 19th-century guitars it includes related instruments such as English-guitars, battente-guitars, 7 and 10 stringed-guitars, several mandolins and some lutes. This rich collection represents the work of unparalleled and celebrated craftsmen such as Jean-Baptiste Voboam, Giovanni Battista and Gennaro Fabricatore, Réne Lacôte, Louis Panormo, Johann Anton Stauffer and Antonio de Torres, alongside less familiar names such as Fedele Barnia, Gaetano and Carlo Guadagnini, Gérard Deleplanque, Jean-Nicolas Lambert, Nicolas Grobert, Joseph and Louis David Pons. Finally, it is worth mentioning the guitar made by Aubry-Maire, which belonged to the Spanish singer Lorenzo Pagans, who was portrayed playing this guitar in a painting by Degas. 

Sfoglia Le stanze per la musica

Museo Civico "Ala Ponzone"
via Ugolani Dati, 4
tel. 0373 407269
museo.alaponzone@comune.cremona.it
http://musei.comune.cremona.it

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