30 settembre 2013

Il Consiglio comunale ha attribuito al cavaliere Giovanni Arvedi la Medaglia d'oro Città di Cremona, massimo riconoscimento civico

Qui sopra è riportato lo stemma riprodotto sulla Medaglia d'oro Città di Cremona
Il cavaliere del Lavoro Giovanni Arvedi verrà insignito del massimo riconoscimento civico: la Medaglia d’oro Città di Cremona. Lo ha deciso, durante la seduta di oggi, il Consiglio comunale. Questa la motivazione:
quale riconoscimento
del suo tenace ed instancabile impegno
in campo imprenditoriale e sociale,

del suo sostegno
alle attività culturali e musicali della città

e del suo generoso mecenatismo
verso le istituzioni locali, soprattutto il Comune di Cremona,

testimoniando così concretamente
il suo grande amore per la Comunità Cremonese.

Il recupero del Palazzo dell’Arte a fini museali
ricavando nei suoi spazi il Museo del violino con annesso Auditorium
ed un padiglione espositivo per rassegne d’arte
costituisce l’ultima testimonianza di un amore immutato
verso la Città di Cremona

Il Sindaco, con lettera dell’11 settembre 2013, ha candidato il cavaliere Giovanni Arvedi per l’attribuzione del riconoscimento civico Medaglia d’oro Città di Cremona. In tale lettera, corredata da un ampio curriculum dell’imprenditore Giovanni Arvedi dal quale si evincono le molteplici attività da lui svolte, vengono ampiamente esposte le motivazioni in base alle quali viene proposta la candidatura. La medaglia d’oro ed il diploma firmato dal Sindaco, nel quale è contenuta la motivazione della benemerenza, saranno consegnati al cavaliere Giovanni Arvedi in occasione di una solenne cerimonia che si terrà nella Sala dei Quadri di Palazzo Comunale. Il nome del cavaliere Giovanni Arvedi verrà iscritto - unitamente alle motivazioni - nell’apposito Albo conservato presso l’ufficio del Segretario Generale.


Illustrando ai consiglieri la proposta della Giunta, il sindaco Oreste Perri ha rimarcato l'impegno di Giovanni Arvedi in ambito imprenditoriale, sociale e culturale, un impegno talmente vasto e variegato difficile da riassumere, tante sono le iniziative che lo hanno visto protagonista. Arvedi, grazie alla sua lungimiranza ed ai suoi investimenti,  è infatti riuscito a rendere meno difficili e impattanti per la comunità cremonese le conseguenze di una situazione economica e sociale che sta mettendo in serie difficoltà molte famiglie. Sia attraverso la Fondazione Arvedi Buschini, sia attraverso il Gruppo Arvedi, l'imprenditore si è attivato, ad esempio, in diverse iniziative di carattere sociale mirate a sostenere i giovani nei loro studi. Grazie ai fondi che ha messo a disposizione, si stanno completando i lavori di recupero dell’ex Casa di cura ‘La Pace’, complesso dove prenderà avvio un articolato progetto di assistenza per gli anziani del territorio. Sono poi sotto gli occhi di tutti il suo fattivo sostegno a numerose discipline sportive, grazie al quale molti giovani di Cremona e del territorio possono praticare lo sport, cosa che, diversamente non potrebbero fare, mettendoli nelle condizioni di mettersi in risalto esprimendo il proprio talento.
Grazie al suo munifico intervento è stato possibile recuperare parti del patrimonio artistico della città, basti pensare alle opere realizzate per la Cattedrale, al restauro totale della Chiesa di Santa Rita, uno dei gioielli dell’architettura religiosa cremonese.
Da ultimo, in ordine di tempo, vi è il finanziamento della riqualificazione del Palazzo dell’Arte, uno degli edifici più significativi della moderna architettura razionalista, oggi sede del Museo del Violino, con un’ala dedicata ad esposizioni d’arte ed un Auditorium la cui acustica è stata giudicata dagli esperti come tra le migliori del mondo. “Per tutto questo - ha concluso il sindaco - ritengo che il conferimento del massimo riconoscimento civico da parte del Consiglio comunale sia il giusto attestato verso un uomo che molto si è speso e molto si sta spendendo per il bene di Cremona.”


Il Comune di Cremona, interprete dei desideri e dei sentimenti della cittadinanza, individua tra i suoi compiti quello di additare al pubblico encomio coloro che si sono distinti - in maniera straordinaria - nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, dell’industria, del lavoro, della scuola, dello sport o con iniziative di carattere sociale, assistenziale e filantropico a favore della comunità cremonese. Per tali finalità, nel febbraio 2004, ha istituito uno speciale riconoscimento civico denominato Medaglia d’oro Città di Cremona che consistente nella riproduzione in oro, sul recto dell’antica e prima versione dello stemma del Comune di Cremona, così come era utilizzato nei documenti della Magnifica Comunità di Cremona risalenti al sedicesimo secolo, accompagnato dalla scritta Communitas Cremonae nella semiarea superiore ed in quella inferiore dal motto Fortitudo mea in brachio (si veda la foto sopra riportata che riproduce il frontespizio dell’edizione MDLXXVIII degli “Statuta Civitatis Cremonae”, esemplare depositato presso l’Archivio di Stato di Cremona, sul quale è riprodotto l’antico stemma). Nel verso, la scritta Cittadino benemerito nella semiarea superiore, in quella inferiore la data del conferimento dell’onorificenza ed al centro il nome e cognome dell’insignito; in un diploma, firmato dal Sindaco, nel quale è contenuta la motivazione della benemerenza.

Dalla sua istituzione la Medaglia d'oro Città di Cremona è stata conferita una sola volta, il 19 dicembre 2004, a Gianfranco Carutti “quale riconoscimento del suo assiduo ed instancabile impegno in campo sociale a favore delle persone più disagiate, del suo sostegno all'attività culturale e musicale cittadina e del suo generoso mecenatismo verso le principali istituzioni locali, testimoniando in questo modo il suo grande amore per la comunità dove ha scelto di vivere e di svolgere la sua attività di imprenditore”.


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