05 giugno 2013

Dialogo tra scuola e imprese: un'esperienza che ha messo solide radici

Sono 69 le classi complessivamente coinvolte, 48 classi primarie e secondarie di primo e secondo grado, 21 sezioni di scuola per l'infanzia, 18 classi primarie, 4 classi secondarie di primo grado e 25 classi secondarie di secondo grado. Questi in estrema sintesi i numeri che hanno caratterizzato la terza edizione del progetto Zero/18 - Territorio e futuro, promosso dall'Assessorato alle Politiche Educative e della Famiglia, che si è conclusa ufficialmente questa mattina con il convegno svoltosi nella Sala dei Quadri di Palazzo Comunale dal titolo Scuola, associazioni e imprese: quale futuro? In tre anni più di cinquemila sono stati i ragazzi coinvolti nel progetto, e ben 173 le aziende - segnalate dalle associazioni economiche di appartenenza - che hanno dato la loro disponibilità.Con questo progetto il Comune di Cremona ha dimostrato che è possibile fare dialogare in modo costruttivo i più giovani e le eccellenze della nostra realtà produttiva, permettendo ai ragazzi, e quindi anche alle loro famiglie, di vedere da vicino i modelli di lavoro utili per guardare ad un futuro che abbia tinte meno cupe. Il nostro territorio è infatti ricco di potenzialità e un orizzonte migliore è possibile se le energie positive dei giovani vengono opportunamente stimolate se messe di fronte ai buoni risultati delle generazioni che li hanno preceduti.

 

Gli allievi, alla fine del percorso, fatto di lezioni in classe e visite alle aziende, hanno rielaborato le informazioni raccolte documentandole con immagini fotografiche e le hanno presentate ai loro genitori ed ad altre classi: la condivisione è fondamentale per la buona riuscita di ogni progetto.

"Numeri a parte, e comunque già di per sé significativi - ha dichiarato nel suo intervento l'assessore Jane Alquati - abbiamo offerto a giovani e giovanissimi una panoramica completa dei possibili ruoli che, tra qualche anno, potrebbero assumere nella società e nel mondo del lavoro. Sono stati inoltre offerti ai genitori gli strumenti per ‘accompagnare' i loro figli nell'orientamento all'occupazione futura, mostrando le opportunità concrete che offre la nostra realtà territoriale. L'interesse verso Zero/18, nelle tre edizioni, è cresciuto progressivamente ed il successo si è concretizzato nell'incremento del numero delle aziende e delle classi che si sono rese disponibili a prendere parte a questa sorta di viaggio, un itinerario in più tappe al termine del quale vi è il lavoro."

Il convegno si è aperto con il saluto del sindaco Oreste Perri che ha inviato i giovani presenti ad avere fiducia in sé stessi e a mettere passione in qualsiasi attività saranno chiamati a svolgere. Francesca Bianchessi, dirigente dell'Ufficio Scolastico Territoriale, ha dal canto suo sottolineato l'apporto delle famiglie nel cammino compiuto, mentre Paola Orini, assessore all'Istruzione e alla Formazione della Provincia di Cremona, ha rimarcato i molteplici aspetti positivi di un'esperienza così ad ampio raggio. Fabio Tambani, in rappresentanza di Cassa Padana, ha motivato il sostegno dato sin dall'inizio al progetto in quanto capace di mettere a confronto l'imprenditorialità locale, con la quale l'istituto di credito si misura ogni giorno, con la realtà scolastica. Infine, Giandomenico Auricchio, presidente della Camera di Commercio, ha sottolineato come in questo momento sia necessario investire su professionalità specifiche, aderenti alle esigenze della realtà economica, così da creare un'osmosi tra scuola e mondo del lavoro che non devono procedere su binari separati.

Spazio quindi alla presentazione delle esperienze delle scuole a cura di insegnanti, allievi, imprenditori ed associazioni. E' toccato innanzitutto alla scuola per l'infanzia Castello ed ai rappresentanti di CremonaFiere e della Libera Associazione Agricoltori, quindi alla scuola primaria Fratelli Cervi di Bonemerse (classi prima e seconda) e all'azienda agricola Capellana Soldi e all'Associazione Nazionale Giovani Agricoltori di Cremona. Hanno poi presentato la loro esperienza le classi 5^A e 5^B della "Beata Vergine", quindi la Scuola Edile Cremonese con l'Associazione Nazionale Costruttori Edili di Cremona, la classe 3^ D della scuola secondaria di primo grado "M.G. Vida" con la Cicogna di Luccini e Confartigianato, ed infine le classi 2^ Elet. 2^ A Mecc., la 3^ A Meccatronica e la 3^ A Energia con l'Acciaieria Arvedi e l'Associazione Industriali di Cremona.

Francesco De Sanctis
Il convegno si è concluso con gli interventi di Francesco De Sanctis, direttore dell'Ufficio Scolastico regionale della Lombardia, e di Alessandro Milan, giornalista di Radio 24. Il primo ha tracciato una valutazione del progetto Zero/18 e delle sperimentazioni scolastiche in corso. De Sanctis, sottolineando la forte valenza dell'iniziativa realizzata dal Comune di Cremona, ha detto che questa va presa ad esempio, perché non va in alcun modo trascurato il rapporto con le aziende, consentendo di creare una rete efficace che metta insieme la scuola, l'università e il mondo del lavoro. In questo momento, ha aggiunto De Sanctis, l'introduzione delle nuove tecnologie rappresenta la vera riforma del nostro sistema scolastico, perché vi deve essere coerenza con la società nella quale viviamo. E dopo l'invito rivolto alle scuole a fare rete per una nuova governance, Francesco De Sanctis si è soffermato su EXPO 2015, un appuntamento che si sta avvicinando e al quale anche le scuole lombarde devono farsi trovare pronte, iniziare ad inviare proposte, di cui siano artefici anche i ragazzi, che vanno lasciati liberi di esprimere la grande creatività che hanno.
Il giornalista Alessandro Milan
Infine, il giornalista Alessandro Milan, con il piglio dinamico che lo contraddistingue anche nella sue trasmissioni, apprezzando l'esperienza di Cremona che ha valorizzato il territorio che spesso i giovani non conoscono come dovrebbero, ha lanciato ai ragazzi alcune sfide: la realizzazione di una web radio, intesa come nuovo mezzo non solo di comunicazione ma anche di formazione, la messa in rete di tutti i lavori che sono stati prodotti durante il progetto Zero/18 perché questo è il presente ed il futuro. Un consiglio in conclusione agli insegnanti: fermo restando il diritto all'istruzione per tutti, valorizzare chi si distingue durante gli studi, evitando il livellamento generalizzato.

"Il mio auspicio - ha chiuso il convegno l'assessore Jane Alquati - è che, alla luce del lavoro fin qui svolto e degli innegabili risultati conseguiti, il ruolo d'intermediazione del Comune divenga, progressivamente, sempre meno necessario: ritengo, infatti, che il desiderio e la necessità di confronto fra scuola e mondo del lavoro siano ormai in grado di diventare un fatto naturale. Per facilitare questo scambio virtuoso di informazioni e di buone prassi, nella parte conclusiva della pubblicazione, viene proposto un accordo, una sorta di protocollo d'intesa, attraverso il quale ognuna delle parti coinvolte si impegna a proseguire e a sostenere gli obiettivi del progetto Zero/18. Si tratta di un atto di responsabilità di una iniezione di fiducia per i giovani di oggi, gli adulti di domani."

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