28 maggio 2013

Celebrato il 153° anniversario del Corpo della Polizia Municipale



Una cerimonia all'insegna della sobrietà quella che si è tenuta in mattinata, nel cortile Federico II di Palazzo Comunale, per il 153° anniversario di fondazione del Corpo della Polizia Municipale. Il primo a salire sul palco il Sindaco Oreste Perri che, tra l'altro, ha sottolineato come la Polizia Locale sia la "più visibile espressione della struttura organizzativa dell'ente locale, in quanto è in prima linea ogni giorno svolgendo un'intensa attività a contatto diretto con i cittadini."
"Se oggi sempre più spesso si parla delle polizie locali, della loro importanza e della loro necessaria qualificazione - ha proseguito il Sindaco - questo non nasce da un cambiamento o semplicemente da un arricchimento di funzioni, ma dai cambiamenti intervenuti nelle città e nei territori, che sono il "luogo di lavoro", il contesto operativo della Polizia Locale."
Il Sindaco ha rimarcato il ruolo importante ed essenziale degli agenti della Polizia Locale che ha assunto proporzioni e connotazioni sempre più ampie: dalla disciplina del traffico e del commercio, alla sicurezza, dalla repressione del commercio abusivo ai controlli di carattere ecologico-ambientale ed urbanistico-edilizio, dall'insegnamento dell'educazione stradale nelle scuole a molto altro ancora. Nonostante questo, purtroppo, viene evidenziato il lato sanzionatorio e quasi mai il compito più significativo e più bello: l'essere al servizio del cittadino e delle sue esigenze. Gli agenti sono infatti il primo contatto con l'istituzione pubblica e manifestano con la loro presenza e la loro azione l'attenzione di tutta la collettività per le persone che più hanno bisogno.
"Avete un rapporto privilegiato con i bambini e i ragazzi - ha detto il Sindaco - attraverso l'azione di prevenzione e di educazione nelle scuole; siete presenza rassicurante per gli anziani che, in questa società così frenetica e complessa, rischiano di soccombere, vi ritengono indispensabili i turisti in ricerca di informazioni e consigli e non da ultimo siete chiamati a vestire i panni dei conciliatori in tante situazioni della vita sociale." Da qui l'invito a continuare ad essere un "punto di riferimento a servizio di tutti i cittadini, delle persone che incontrate quotidianamente guardano a voi come esempi da seguire, come gli interpreti della giustizia quotidiana, del corretto vivere civico."
Sul tema della sicurezza si è soffermato l'Assessore Francesco Bordi: "La sicurezza in città spesso è stata descritta attraverso statistiche e dati numerici che, in valore assoluto, sono interessanti, ma spesso non contemplano l'analisi di alcuni fattori chiave: la differenza tra sicurezza reale e percezione della medesima. Percezione della sicurezza che deve essere contestualizzata rispetto ai diversi quartieri della città, tenendo conto dell'interazione ed integrazione di una serie di fattori chiave, peculiari di un territorio. L'insicurezza è peraltro un fenomeno che si autoalimenta, nel senso che la sensazione di insicurezza fa crescere la domanda di sicurezza reale, di interventi, di azioni di polizia preventive e repressive, abbassando contestualmente la soglia della sopportazione del disagio, del degrado e del disordine. In questo quadro, peraltro sempre sotto forte attenzione e a volte esageratamente amplificato, di fronte ad una domanda in crescita costante, si assiste ad un'offerta sempre più percepita come insoddisfacente da parte dei cittadini; anche se, con dati reali, riteniamo che la sicurezza in città sia di buon livello e il territorio sia oggettivamente ben vigilato anche a confronto, per numero di popolazione, con altre città italiane."
Le aspettative però sono sempre più alte e, spesso, destinate a generare insoddisfazione. Sono repentinamente cambiati gli interlocutori del sistema, tradizionalmente identificati nelle forze di polizia dello Stato e ora, al contrario, spesso individuati nel Sindaco e nella Polizia Locale. Tutto questo in un quadro normativo rimasto praticamente immutato, soprattutto con riferimento a ruoli e funzioni delle polizie locali. In questo scenario, ha proseguito l'Assessore Bordi, "La Polizia Locale ha di fronte a sé una nuova ed importante sfida, per combattere la quale ha strumenti normativi davvero scarsi: i cittadini chiedono la soluzione dei loro problemi, dei problemi della città e del quartiere, giustamente incuranti dei livelli di responsabilità previsti nel quadro normativo. La Polizia Locale non può più rinunciare ad una definizione formale del proprio ruolo nel contesto cittadino. Un esempio pratico lo si riscontra nella recente sottoscrizione, in Prefettura, del Patto per la Sicurezza della Città di Cremona tra Amministrazione e Forze dell'Ordine. La sicurezza in città diventa una priorità, attraverso un sempre maggiore coordinamento tra Prefettura, Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale."
Per l'Assessore Bordi "operare per la sicurezza dei cittadini non può voler dire solamente alzare il livello della repressione, ma deve necessariamente comportare la creazione di una rete sul territorio, che veda partecipi tutti gli attori possibili; in primis quelli impegnati, a diverso titolo, a curare il mantenimento della qualità della vita, attraverso la cura delle infrastrutture, del verde, degli spazi della vita comune."
Per questo risulta di primaria importanza riprendere, nell'immediato, i confronti con le categorie produttive, gli operatori commerciali, coinvolgendo le agenzie educative e sociali presenti sul territorio e soprattutto l'interazione tra Polizia Locale e gli altri settori dell'Amministrazione comunale ed i comitati di quartiere. "Il contrasto al degrado, che può andare dal cattivo uso del verde, alla sosta selvaggia, all'abusivismo, fino all'imbrattamento di muri e strutture, non può che partire da una conoscenza del territorio costantemente aggiornata. Si tratta, quindi, di un'azione di prevenzione strettamente funzionale alla razionalizzazione dell'azione repressiva."
L'assessore ha quindi ribadito che accanto ai processi di formazione e riqualificazione degli operatori, assolutamente necessari, occorre investire di più nella riorganizzazione dei servizi, ad esempio in termini di ampliamento degli orari di presenza e potenziamento dell'organico. Per questo l'Amministrazione, pur nelle difficoltà di gestione del bilancio, riconoscendo l'importanza, l'impegno costante e la particolarità del lavoro svolto dalla Polizia Locale, ha messo a disposizione una forte risorsa economica per progetti di potenziamento dei servizi di controllo, finalizzati alla sicurezza urbana e stradale, di cui alcuni gia in corso, quali il controllo annonario e sicurezza delle aree mercatali e dei pubblici esercizi, la sicurezza stradale, formazione informazione e intervento, presidio quartieri e vicinanza alle comunità." "La promessa della Giunta - ha concluso l'Assessore - è che al raggiungimento degli obiettivi ci sarà entro il corrente anno e probabilmente già a settembre, una rivalutazione, per quanto richiesto dal Corpo, sul tema della previdenza integrativa."
La cerimonia è proseguita con il discorso celebrativo del Comandante Fabio Sebastiano Germanà Ballarino che ha posto l'accento su "quel bene irrinunciabile che è la sicurezza stradale, poiché, bisogna ricordarlo, anche a Cremona si muore o ci si infortuna gravemente e permanentemente ancora e soprattutto a causa di semplici infrazioni al Codice della strada, piuttosto che per altre azioni criminose."
Nel 2012 nell'ambito dell'attività di infortunistica stradale svolta dal Corpo (che come è risaputo svolge in modo pressoché prioritario tale servizio in ambito urbano 750 incidenti rilevati) 1754 persone sono risultate coinvolte in sinistri stradali, 457 sono quelle che hanno riportato infortuni, 4 con prognosi riservata, mentre due persone sono decedute. "La sicurezza stradale - ha proseguito il Comandante - è una battaglia di lungo periodo che speriamo di vincere non solo sulle strade, ma soprattutto nelle scuole, tra iragazzi, li raggiungiamo un poco a tutte le età, cercando di agganciare così anche le loro famiglie."
Per il Comandante Germanà Ballarino non può esistere un altro modo di fare polizia di prossimità, o meglio polizia di comunità, come più appropriatamente oggi si tende a definire, che quello di continuare ad investire e reinvestire risorse sul territorio, applicando metodologie di analisi del tessuto sociale, pattugliamento ravvicinato, conoscenza diretta ed approfondita dell'ambiente urbano e delle specificità della locale cittadinanza, acquisizione continua di quel patrimonio di informazioni così fondamentale nel garantire la costante collaborazione con le altre forze di polizia per il miglioramento della vivibilità cittadina.
Sono quasi 39000 gli interventi registrati dalla centrale operativa, più di 9000 le azioni dei vigili di quartiere, quasi 13.000 cittadini serviti dallo sportello unico di PM, quasi 10.000 pattuglie sul territorio, più di 900 le pratiche di polizia giudiziaria, quasi 400 le pratiche di polizia ambientale, oltre 500 le autorizzazioni rilasciate e quasi 1000 le pratiche per viabilità e cantieri stradali. Un lavoro davvero consistente quello svolto dalle donne e dagli uomini della Polizia Municipale, indubbiamente motivo di soddisfazione.
"Si può parlare - ha concluso il Comandante - di una generale tenuta sulla mole di lavoro prodotta, con l'attuale consistenza del Corpo, ma si rende necessario cominciare a pensare al tema degli organici. La complessità dei servizi richiesti in un quadro che vede aumentare l'età media degli appartenenti al Corpo al livello di quasi 50 anni di età (con il correlato che da ciò deriva in termini di idoneità e disponibilità ai ruoli più operativi), sono elementi sufficientemente imprescindibili perché chi ci governa tenga ben presente che la sicurezza è garantita dagli operatori delle polizie sul territorio dando la possibilità per quanto di competenza alle amministrazioni comunali di garantire un turn over adeguato nei corpi ed un numero adeguato di operatori da impiegare sul territorio."
Infine l'assicurazione che tutti i componenti del Corpo continueranno a fare il proprio dovere, anzi, si applicheranno sempre di più e sempre meglio per fare in modo che nulla di ciò che è disponibile vada perduto, cercando di discernere non solo tra gli attestati di stima, ma anche tra le critiche rivolte, sentite come stimoli per il miglioramento.
La cerimonia si è conclusa con la consegna degli attestati di riconoscimento agli agenti che si sono particolarmente distinti, mentre una delegazione si è poi recata al Civico Cimitero a deporre una corona alla stele in ricordo di colleghi defunti.

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